La grandezza, l’unicità e la storia incredibile di Mia Martini segnano la ripartenza nel 2022 della rassegna multisciplinare Solo in Teatro. Collaborando con Fred Santambrogio alla regia e partendo dal libro Mi Chiamo di Aldo Nove, Erika Urban intende attualizzare la vita di Mia Martini, esempio raro, se non unico, di come l’ignoranza e l’invidia possano distruggere non solo la carriera di una persona, ma la persona stessa. Lo spettacolo sarà il racconto di quella storia e altre della sua vita, dei suoi sogni infantili, memoria di una grandissima vitalità che è andata estinguendosi, con lo spegnersi poco a poco di una vita gigantesca.
La performance è preceduta da un’intervista con la protagonista e dalle immagini del suo dietro le quinte della residenza artistica e delle prove al Teatro Café Müller.
Erika Urban, veneziana d’origine, vive a Milano da circa dieci anni. Laureata in Scienze Politiche, nel 1991 si diploma alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, con la direzione di Luca Ronconi. In teatro lavorata sotto la direzione di Ronconi stesso, Marco Baliani, Antonio Calenda, Giorgio Barberio Corsetti, Beppe Navello, Giorgio Gallione, Gabriele Lavia, Valter Malosti, Pierpaolo Sepe, Marco Carniti e Fred Santambrogio. Dal 2018 ad oggi collabora stabilmente negli spettacoli di prosa e musical con la compagnia di opera contemporanea OP.64 diretta dal regista Fred Santambrogio e la direttrice d’orchestra Pilar Bravo. Dal 2013 è protagonista dello spettacolo teatrale Ultima notte Mia. Mia Martini. Una vita scritto da Aldo Nove per la regia di Michele De vita Conti. È la voce di vari audiolibri prodotti da Storytel e Audible. Nel cinema ha lavorato con registi come Marco Bellocchio, Lucio Pellegrini, Marina Spada e Peter Geenaway; in televisione con Marco Turco, Riccardo Donna e Stefano Sollima. Nel 2001 vince il premio come miglior attrice al festival di Pisticci per il cortometraggio La colazione di Elena la Ferla.