Simone Cristicchi continua a stupire il pubblico teatrale con una nuova invenzione drammaturgica, stavolta ambientata nel mondo attuale. Una favola metropolitana ricca di emozioni, musica e poesia.
Nello spettacolo Cristicchi interpreta il quarantenne Raffaello rimasto bambino, con un problema preoccupante: qualunque cosa guardino i suoi occhi – dal fiore di tarassaco cresciuto sull’asfalto, ai grandi palazzi di periferia – tutto è stupefacente, affascinante, meraviglioso! Nel racconto poetico e surreale del suo microcosmo, il protagonista descrive vicende minime e universali del suo affollato quartiere, la grande città che fa paura, il paradiso della Ferramenta dove tutto è catalogato alla perfezione; e poi meccanici romantici, emarginati invisibili, terribili guardiani di garage.
Forse “volare” significa non sentirsi soli, avere il coraggio di buttarsi nella vita, mantenendo intatto il bambino dentro di noi. E soprattutto non lasciarsi sfuggire la bellezza che ci circonda.
di Simone Cristicchi e Gabriele Ortenzi
con la collaborazione di Nicola Brunialti
con Simone Cristicchi
produzione TSA- Teatro Stabile d’Abruzzo e CTB- Centro Teatrale Bresciano